Foligno ha origini antichissime. Situata nella piana del Topino divenne la più importante città ghibellina dell’Umbria. Nel 1305 passò in mano alla Signoria guelfa dei Trinci, che portarono un periodo florido e glorioso. Nel XV sec. la città divenne famosa per le sue stamperie: qui venne infatti realizzata, l’ 11 aprile 1472, la prima copia stampata della Divina Commedia.

Foligno il centro del mondo

Una tradizione antica di alcuni secoli assegna a Foligno il ruolo importante di essere il CENTRO DEL MONDO: si trova infatti al centro della penisola italiana, posta al centro del Mediterraneo, un tempo considerato il mondo conosciuto. Grazie alla sua posizione, divenne il più importante polo industriale e commerciale dell’Umbria.

Cosa vedere in un giorno

Foligno, cosa vedere in un giorno? Per visitare la città si può prendere come punto di partenza la stazione ferroviaria, a est dal centro, dalla quale si raggiunge velocemente il centro storico lungo via Umberto I. Sulla destra di questo viale di accesso si stacca via Piermarini (dedicata al celebre architetto folignate, costruttore della Scala di Milano), che prosegue poi in via dei Monasteri: qui si trova ancora oggi il monastero di Sant’Anna. Riprendendo via Umberto I e proseguendo verso il centro, all’imbocco su via Garibaldi si arriva alla piccola chiesa della Nunziatella della fine del Quattrocento, in cui si trovano due opere del Perugino: Battesimo di Gesù e il Padre Eterno del 1507. A due passi dalla Nunziatella si trova la centrale piazza della Repubblica, cuore della città dove si fronteggiano i centri del potere civile e religioso, come voleva la tradizione medievale. Qui si trova infatti il Duomo, costruito e modificato tra il 1133 e il 1512. La facciata principale si apre sulla piccola piazza del Duomo. Al suo fianco si trova il Palazzo delle Canoniche e di fronte si staglia la facciata neoclassica del

Palazzo Comunale, originario del XIII secolo che conserva la torre merlata di origine medievale. Il palazzo è collegato a Palazzo Orfini, che sorge alla sua destra, ed è celebre perchè qui si trovava la tipografia Orfini, la prima che stampò un’edizione della Divina Commedia. La piazza è chiusa a nordovest da Palazzo Trinci,che ospita la Pinacoteca Comunale e il Museo Archeologico. Partendo da Palazzo Trinci, l’attuale via Gramsci porta a una serie di palazzi che, tra il Seicento e il Settecento, hanno sostituito le antiche costruzioni medievali. Tra questi sono il Palazzo Deli e il Palazzo Guiducci. In fondo alla via, in piazza San Domenico, si trova l’antica chiesa di Santa Maria Infraportas. Ritornando verso via Gramsci, sulla sinistra si apre la via della Scuola di Arti e Mestieri, lungo la quale sorge la chiesa di San Niccolò che conserva al suo interno alcune opere dell’Alunno, fra cui il famoso Polittico della Natività. Nella piazza XX Settembre, che si raggiunge da San Niccolò lungo via Mezzalancia, si trova uno dei più bei palazzi privati costruiti nel XVII secolo, il Palazzo Monaldi-Barnabò, oggi adibito a uffici pubblici.